Avevo già parlato su Ver Sacrum in termini positivi di Themistoklis Altintzoglou aka Θ Theta a proposito dell’album Total Division. L’artista ha deciso di cimentarsi con il dark-ambient dopo avere avuto esperienze musicali diverse in generi come l’ hardcore punk e il black metal. E, anche in questo nuovo lavoro intitolato Vision of One, fin dal primo ascolto l’impressione è quella della riproposizione della stessa formula sperimentata nel citato Total Division. Veniamo così immersi in un flusso costante di musica drone. In realtà, rispetto a molti prodotti simili, i territori musicali in cui si avventura Θ Theta riservano delle soluzioni originali. Si ha come l’impressione, fin dalla prima traccia “Left At The Desolate Peak”, di essere avvolti in un vento gelido che ci paralizza le membra e che descrive uno scenario da incubo. La successiva “Where 1000 Hands Points” è inquietante con le sue voci demoniache che sembrano provenire dalle cupe lande nordiche. Non siamo lontani da un’estetica da film horror anche se si tratta di orrori che vengono lasciati immaginare all’ascoltatore. In “Weak Spine Of The Crude” un monotono bordone ci introduce piano piano in una dimensione oscura in cui aleggia costantemente una minaccia latente. “Solving Dead Mist” incute invece soggezione tramite atmosfere glaciali dove risuona il suono spettrale di un piano mentre la conclusiva “Fire From Ashes Redeemed” procede lentamente tramite rimbombi possenti che evocano scenari da Apocalisse. Credo che, rispetto al disco precedente, Θ Theta sia ulteriormente cresciuto. Anche chi è abituato ad ascoltare black metal potrebbe a mio avviso trovare in Vision of One degli spunti di interesse. L’album esce in un’edizione limitata a 300 copie in una versione ecopack a 6 pannelli. Disponibile su Bandcamp: https://zoharum.bandcamp.com/album/vision-of-one.