Mi preme dare il risalto che merita, in apertura di articolo, alla confezione che custodisce Unsolved, oggetto di meticolosa cura da parte di Luca: cartoncino in varie tonalità di grigio, con i contrasti fra i due lati, due spille, una cartolina che riporta un qr-code che rimanda ai profili ai quali accedere per fruire di musica ed informazioni. Booklet con fotografie assai suggestive, da contemplare nel mentre le note fluiscono. Tanto impegno vale il nostro plauso incondizionato. 

 

Unsolved, irrisolto, forse l’anima si specchia nei tempi torbidi che stiamo attraversando, guidati da un Caronte che mai come ora si fa materia, non più semplice metafora. Dodici motivi equamente suddivisi tra Ascent e Descent, dominati da umori contrastanti, ove l’una parte non prevale sull’altra, bensì si mescola. Nero e bianco che si fanno grigio. Un quadro che sfuma, irrisolto. La quieta elettronica che pervade “When we met” fino ad “Outway” lascia spazio al dubbio, al timore velato di “Gateway” che ci conduce all’atto finale, “When you left”, ed al dubbio che ne consegue: cosa ci lascia chi ci abbandona, chi se ne va? Cosa è accaduto da “When we met”, cosa ha provocato il distacco?  

Il progetto Hidden Scars acquisisce con Unsolved una forma ancor più netta e definita; ad essa l’Autore affida emozioni e stati d’animo, forse frutto di personali esperienze. Un fluire costante di note, la calma superficie iniziale s’increspa (la dreamy “Flowing gold”, remoti echi cureani?) , si fa più nervosa. Frenetica (“Knot”). L’atmosfera si addensa. Ecco che ancora una volta può giungere in supporto all’udito l’altro senso che noi appassionati di musica esercitiamo, la vista: il grigio nelle sue varie sfumature e l’essenzialità delle immagini si servono del commento sonoro e vice versa, il tutto rivolto ad offrire un’opera che possa distinguersi. Siamo distantissimi dalla forma esausta della new-age, ma pure dell’ambient più auto-indulgente, Unsolved è disco di forte carattere, di decisa personalità, che rinunzia alla parola senza aprire vuoti.  

 

Produzione impeccabile, curata dall’amico di lungo corso Giacomo Jac Salani a La Fucina Studio.

 

Per informazioni: https://lucafucci.com
Web: https://lucafucci.bandcamp.com/album/unsolved