Dal doom death degli esordi approdando infine a forme classiche di gothic rock/metal, i bavaresi giungono con How to shroud yourself with night alla pubblicazione numero tredici per quanto riguarda i full-length, ai quali va aggiunto un cospicuo numero di singoli, ep e compilazioni. 

Una tappa sfidante per il leader e chitarrista Oliver Nikolas Schmid, ancora una volta coadiuvato dal fratello Christopher il quale, seppur defilato, offre un contributo determinante in sede di composizione, facendo seguito il presente al best seller “Bleeding the stars” del 2019, disco che riscosse un successo certificato dagli ottimi riscontri da parte di pubblico e di critica.  

Il quartetto ha pianificato l’approccio al nuovo album con metodo teutonico, predisponendo la pubblicazione di una serie di singoli anticipatori del lancio ufficiale previsto per fine agosto del corrente anno, permettendo così alla nutrita platea di appassionati di giungere preparati all’evento.  

Cosa offre all’ascoltatore How to shroud yourself with night? Dieci solide tracce di gothic irrobustito da tramature metal, alternando episodi più veloci ad altri maggiormente inclini ad una rigorosa compostezza. “A cloack of woven stars” (medesime considerazioni valgono per “The vastness of infinity”) è buon esempio della prima anima, facendo essa seguito all’opener “Wall of doom” che si mostra fedele al titolo, essendo assai prossima ai Paradise Lost più lenti e sepolcrali (ed ormai archiviati). I Lacrimas Profundere fanno accorto uso del patrimonio d’esperienza del quale sono dotati, evitano il confronto diretto con i campioni del settore, prendendo a prestito ed elaborando con personalità idee altrui (The 69 Eyes) e mettendole a frutto (“In a lengthening shadow”). E’ nei frangenti più cupi ed introversi come “The curtain of white silence” e “Shroud of night” (canto che a tratti richiama i Christian Death ed impianto, questo sì, death-doom) che essi mostrano il fronte più autentico della loro proposta, altrimenti improntata sulla reiterazione di una formula consolidata.  

Al netto delle mie personali considerazioni, How to shroud yourself with night si rileva opera solida attestandosi su un livello di piena sufficienza. Disco di continuità. 

 

 

 

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