Adriano Zanni è un fotografo romagnolo e un artista a tutto tondo. Nel corso della sua carriera ha pubblicato musica per diverse etichette europee. Il nuovo lavoro Racconti d’osservazione uscito per Dissipato è stato “pensato ed immaginato andando adagio fra Ravenna, Marina Romea (suo paese di origine) e Borca di Cadore”. Per comprendere appieno la sua arte, che sfrutta l’uso dei “field recording”, occorre immergersi in un universo multimediale dove, oltre alla musica, riveste grande importanza la fotografia. La sua è un esplorazione del paesaggio circostante che lo porta ad avere un rapporto diretto con la natura. Zanni riesce a dar voce ai paesaggi naturali immergendoci in ambientazioni musicali sperimentali ed elettroniche e ci riconnette con la nostra memoria archetipica. Tutti i titoli delle tracce qui presenti sono molto significativi fin dall’iniziale “A Ravenna, piove”, caratterizzata da un’atmosfera a tratti inquietante nel suo descrivere un ambiente che viene trasfigurato dall’arte musicale di Zanni. La successiva “Paesaggi dimenticati” (di circa 8 minuti) si muove verso i territori dell’elettroacustica creando un flusso sonoro ipnotico in cui il nostro inconscio riesce a fare un viaggio a ritroso nel tempo recuperando antiche memorie di periodi che sembravano dimenticati per sempre. “Racconti d’osservazione” alterna musica concreta ed elettronica trasfigurando l’ambiente esterno in una dimensione metafisica. “La natura vince” è emblematica della sua poetica mentre “Tutto il buio messo da parte” disvela i contorni di una realtà alternativa. “A Corte, piove” (di circa 15 minuti) chiude in maniera perfetta questo album cullandoci con i suoni della pioggia e creando un senso di trascendenza. Racconti d’osservazione è un album da gustare con calma che ci aiuta a staccare la spina dalle preoccupazioni di tutti i giorni. Disponibile su Bandcamp: https://dissipatio.bandcamp.com/album/racconti-dosservazione.