I Kreidler sono uno storico gruppo tedesco (attivo da oltre 30 anni) con evidenti influenze di gruppi krautrock come Neu!, Harmonia e L.A. Dusseldorf. Il nuovo album, intitolato Spells And Daubs, si allontana, almeno in parte, da un suono da alcuni ritenuto troppo derivativo per avventurarsi in territori inediti di musica elettronica in cui sono evidenti anche richiami alla new wave e al pop di scuola inglese. La sintesi raggiunta dai Kreidler è indubbiamente molto originale e, seppur il citato krautrock fa sempre capolino (d’altra parte il background è quello) tuttavia la musica è un originale miscuglio di elettronica postmoderna e cangiante. Le ambientazioni sono minimali e, in alcuni momenti, non sono lontane da certa new age. L’iniziale “Tantrum” è caratterizzata da ritmiche di scuola motorick e linee di synth cosmiche. La successiva “Toys I Never Sell” è sinuosa e liquida mentre “Dirty Laundry” sembra suonata da dei Kraftwerk in acido. “Revery” è invece una traccia space-rock psichedelica che manda completamente fuori di testa con il suo suono spaziale. “Unframed Drawings” è pacata e ipnotica (con il suono del basso in evidenza in alcuni momenti) mentre la successiva “Freundchen” sembra evocare distese di ghiaccio eterno. “Music Follows Suit” ha poi uno stile compassato e quasi meditativo. La conclusiva “Greetings From Dave” chiude in maniera solenne il disco. Spells And Daubs è eclettico e coraggioso e piacerà a quanti amano un’elettronica che guarda al passato muovendosi, allo stesso tempo, fra presente e futuro e spaziando fra vari generi musicali. Il disco è prodotto da Peter Walsh (in passato anche con Peter Gabriel e Simple Minds) che probabilmente ha anche indirizzato il sound in maniera decisiva. Una menzione anche alla surreale copertina in bianco e nero dell’artista Heinz Emigholz.