Solo qualche giorno fa si è consumato l’anniversario della morte di Andrea Meyer, una delle più interessanti protagoniste della cultura musicale gotica ed esoterica europea, attiva soprattutto negli anni a cavallo tra XX il XXI secolo.

Più precisamente Andrea Meyer era meglio nota come Andrea Haugen, avendo sposato Thomas Haugen (Samoth) degli Emperor, col quale aveva sempre mantenuto buoni rapporti, e quindi aveva assunto lo pseudonimo di Nebelhexë.

Tedesca di origine, Andrea si era totalmente immersa in una esperienza globalizzante della vita, lontana da stereotipi modernisti ma totalmente dedicata al suo sentirsi pagano, in piena sintonia con il mondo della natura e le sensazioni, sogni, esperienze oscure, mondi paralleli e tutto ciò che di magico la circondava.

Il suo cammino artistico è stato ricco, coerente alla sua personalità ecclettica e versatile, che ne ha fatto una singer, musicista, poetessa, modella e ballerina.

Il mondo della musica gotica ed oscura la ricorderà per aver prima formato il duo Aghast (con Tania Stene), la cui opera condensata in Hexerei im Zwielicht der Finsternis è stata scolpita nel 1995 per la mitica Cold Meat Industry; e quindi fondato gli Hagalaz’ Runedance, progetto del tutto incentrato sul recupero della cultura neopagana e della sapienza perduta delle “donne sagge della foresta”.

Dalle atmosfere oscure, ossessive e drammaticamente inquietanti di Aghast la nostra Andrea era passata al neofolk, ben distinto da quello proposto dalla scuola britannica di Sol Invinctus o Current’93, in quanto incentrato piuttosto sul ritualismo dell’Asatru, il “credo organico del nord”, e sulle pratiche magiche della stregoneria scandinava.

Da me intervistata, mi spiegò che «Le tradizioni pagane sono religioni viventi, non sono legate al passato. I tempi sono cambiati ed il nostro modo di vivere è cambiato, ma non la natura umana; il ciclo della vita e della morte non è cambiato ed è tanto più importante ora piuttosto che allora capire noi stessi e le forze intorno a noi» [1].

Pubblicò una serie di cd di indiscutibile interesse: The Winds That Sang of Midgard’s Fate, CD 1998; Urd – That Which Was, MCD/Picture disc 1999; On Wings of Rapture, CD single 2000; Volven, CD/LP/Picture disc 2000; Frigga’s Web, CD/LP/Picture disc 2002. La sua voce, così ipnotica nelle seduzioni ritualiche ed il coinvolgente ritmo ancestrale dei suoi brani hanno disegnato per noi visioni di una antica religiosità, immanente alla natura delle terre del nord, celebrata nei suoi labirintici misteri e dispersa in una saggezza arcaica custodita da divinità pagane.

Ma la magmatica personalità di Andrea trovò alla fine limitativa tale configurazione. Come chiarirà a Alessandro ‘Ripe’ Riperi, nell’intervista pubblicata su Metal.it, «Mi sentivo come se fossi diventata la rispettabile “donna saggia della foresta” che “suona simpatica musica folk”, e iniziavo a non gradire più la cosa, perché la persona descritta in questo modo non sono io realmente. Io sono più una cattiva ragazza… eheh, una persona che esplora la vita e che ha sperimentato parecchie cose piuttosto selvagge nella sua vita… volevo dimostrare chi fossi realmente e cosa avevo sperimentato durante la mia esistenza» [2].

Da qui “un ritorno alle origini”, recuperando il nick di NebelHexen, e la produzione di tre di dischi (Laguz – Within the Lake, CD 2004; Essensual, CD 2006; Dead Waters, CD 2009) dal sapore leggermente diverso, con maggiore spazio a sonorità più elaborate, più gothic, anche se lo stile del cantato non si è mai allontanato più di tanto dall’evocativo un po’ sciamanico e medieval che, imponendosi su una ritmica tribale, ha sempre contraddistinto lo stile di Andrea.

Ultimamente la nostra artista viveva in Norvegia, a Kongsberg.

Era il 13 ottobre del 2021 quando la polizia veniva informata per la prima volta di una persona che camminava per Kongsberg con arco e frecce in una faretra sulla spalla. Alle ore 18:12, dopo aver ricevuto le prime chiamate, una pattuglia è stata inviata sul luogo dell’attacco, seguita da altre tre. Gli ufficiali armati hanno affrontato per la prima volta il soggetto sei minuti dopo le prime chiamate, ma questi ha scagliato verso di loro diverse frecce ed è scappato. In seguito, ha consumato l’attacco e ucciso le sue vittime. L’attacco terroristico di Anders Behring Breivik, autoproclamatosi fondamentalista islamico e poi giudicato malato di mente e quindi confinato in un centro psichiatrico, è costata la vita di cinque persone oltre al ferimento di altre.

È costata la vita di Andrea, accoltellata mentre usciva di casa.

Il mio pensiero è ormai libero da qualsiasi vana speranza.
La mia pelle perde colore, il mio corpo è avvolto da brividi di paura.
Tremo e aspetto che il mio destino si compia, mentre il buio mi porta via.”

(Ende – Aghast)

Ho avuto la fortuna di assistere di persona alla sua esibizione al concerto di Hagalaz’ Runedance (con gli Hekate) a Lipsia, al Parkbühne, in occasione del Treffen Gothic Festival di Lipsia nel 1999 (n.d.r. da cui sono tratte le foto di questo articolo), e così ricorderò sempre Andrea: radiosa immagine di venustà nordica e di misteriosa sonorità ritualica.

Che la tua Luce possa risplendere per sempre.

 

[1] Ritual, n.1, pag. 37, 2000

[2] https://www.metal.it/interview.aspx/354/nebelhexe-andrea-haugen/