Simon Balestrazzi continua, al di là di qualsiasi possibile etichettatura, la sua personale ricerca di un linguaggio musicale nuovo e originale. Questo nuovo album intitolato programmaticamente Atti innaturali che esce per la St.An.Da.. Di Stefano Gentile prosegue nel suo percorso artistico che lo ha portato, negli ultimi anni, a scolpire la materia sonora attraverso l’uso di una strumentazione eterodossa ma che si rivela efficace nella creazione di una poetica degli oggetti dismessi. Oggetti che puntualmente troviamo raffigurati in copertina come bulloni, viti e materiale di scarto. Ma Balestrazzi riesce a dare nuova vita a questi oggetti attraverso la creazione di un’estetica “altra”. Per far questo il musicista utilizza una versione malconcia dello tsymbaly, uno strumento ucraino a percussione simile all’hammered dulcimer che viene stimolato da un archetto elettronico (l’eBow) e percosso. Il tutto viene processato mediante un modulatore e ritardi digitali per cercare di dare al suono una forma e una sostanza “innaturale”. Inoltre, ad arricchire il suono, viene anche utilizzato un sintetizzatore VCS3 vintage che dona un tocco molto anni ‘70 all’insieme e ricorda certe sperimentazioni pionieristiche del periodo di area Krautrock. Al primo impatto ci troviamo indubbiamente di fronte ad un ascolto ostico. Tuttavia questa musica ha un suo senso e riesce ad essere pacata e meditativa. Balestrazzi con questo lavoro si conferma come uno degli sperimentatori musicali italiani più originali. Atti innaturali e’ acquistabile presso il sito della Silentes al seguente link: http://store.silentes.it/catalogue/standa2249.htm