La produzione di Machen è stata più volte proposta in Italia ma, spesso, c’è stata la tendenza a riproporre testi noti come i classici La storia del sigilllo nero e La polvere bianca. Solo di recente, grazie a Edizioni Hypnos e a Providence Press che hanno pubblicato Un frammento di vita (pur accoppiato a un racconto già edito, seppur importante e ormai di non facile reperibilità come Il popolo bianco) Il cerchio verde, testi finora inediti nel nostro paese, la sua produzione meno nota è stata resa disponibile. Oggi Machen è ritenuto uno dei maestri del genere. La sua prosa decadente e misurata, lontana da quella fin troppo carica di aggettivi e immagini deliranti di quella del suo epigono H.P. Lovecraft, si inserisce a pieno titolo nel solco della tradizione letteraria fantastica anglosassone. Ora anche la Dagon Press, casa editrice di culto dietro a cui si cela la grande passione dell’esperto di narrativa fantastica Pietro Guarriello, contribuisce a far ulteriormente conoscere l’arte senza tempo dello scrittore gallese proponendo un delizioso volumetto intitolato Un’altra realtà. Si tratta di un’antologia che racchiude racconti inediti in Italia o, in ogni caso, molto rari che sono compresi fra un periodo che va dal 1890 al 1937. L’introduzione è opera di Marco Maculotti, indubbiamente un grande conoscitore di Machen. All’interno possiamo trovare alcune vere e proprie chicche come Notte di mezza estate (Midsummer), un racconto non lontana come tematica ed atmosfere dal citato capolavoro Il popolo bianco. Sullo sfondo dei paesaggi rurali gallesi immortalati più volte da Machen (come ha fatto nello splendido “La collina dei sogni”) assistiamo a una storia di iniziazione sessuale da leggersi in chiave “magica e misterica”. Sono poi da ricordare “Il circolo scomparso”, una vicenda di ambientazione londinese che ricorda molto da vicino I tre impostori (definito da Elemire Zolla “un capolavoro circolare”) e Il duplice ritorno. In particolare “Il duplice ritorno” fu molto apprezzato da Oscar Wilde che confessò a Machen tutta la sua ammirazione. Anche “Il fantasma della Pentecoste” mi ha molto colpito: la descrizione di una battaglia spietata fra formiche nere e formiche rosse. La tematica trattata in realtà è una metafora della Prima Guerra Mondiale mentre il finale è apocalittico e “lovecraftiano”. In “Un’altra realtà ci troviamo di fronte ad un saggio dove lo scrittore gallese ci parla di un supposto Altro Mondo popolato da dei, demoni e spiriti elementali. Si tratta di un testo molto interessante in cui vengono citati anche Montague Rhodes James e Algernon Blackwood con il suo celebre racconto capolavoro “I salici”. Non sorprende come Machen ritenga la gran parte dei cosiddetti fenomeni spiritici “prodotti da veri e propri ciarlatani”. In ogni caso crede in buona fede nell’esistenza di fatti inesplicabili che la mente umana non può comprendere. Scrive testualmente di ““considerare il cosmo umano come un mondo dove alcune regioni non sono ancora state scoperte”. In definitiva se siete amanti di Arthur Machen non potete lasciarvi sfuggire questo volumetto in cui potete trovare delle pagine ispirate e ricche di un afflato “spirituale e metafisico”. Il volume si può acquistare presso il sito della Dagon Press al seguente link http://studilovecraftiani.blogspot.com/ o su Amazon: https://www.amazon.it/UNALTRA-REALT%C3%80-Racconti-del-Mistero/dp/B0BF9F5QPJ
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