La musica di Nero Kane è, al momento, uno dei nostri ascolti costanti e siamo, dunque, ben lieti di raccontare dell’atteso live che Marco Mezzadri, con l’indispensabile contributo di Samantha Stella, sta portando in giro in molte località – e, fortunatamente, anche a Pisa – per presentare il bellissimo lavoro Of Knowledge And Revelation, ottenendo un’ottima risposta di pubblico praticamente ovunque. E non poteva essere diversamente. Il fatto che i due abbiano eseguito, con successo, le tracce del disco in così tante date e luoghi, anche all’estero, testimonia quanto avevamo osservato a suo tempo: Of Knowledge And Revelation era destinato, per la particolare sensibilità che rispecchia, per la qualità intima e personale e per la ricchezza spirituale che emana, a fare ‘breccia’, individuando e toccando le corde più segrete di ognuno e suscitando quindi le fortissime impressioni che tanti hanno descritto. Molto difficile, probabilmente, riprodurre dal vivo la suggestione dell’album, in una situazione ove raramente i presenti sono inclini al raccoglimento e che viene per lo più considerata una dimensione ricreativa: ebbene, se la musica di Nero Kane offre tantissimi motivi di coinvolgimento ve ne sono tuttavia pochi di ‘divertimento’ spensierato e fine a se stesso. Ma la serata è stata comunque emozionante.

Nero Kane. Foro di Mrs. Lovett

Prima del duo milanese, si sono esibiti il musicista sperimentale Gabriele Gasparotti, coadiuvato da Benedetta Dazzi: uno show insolito, una formula originale ed intrigante, per quanto di difficile fruizione, che è riuscita a destare l’interesse di spettatori inizialmente distratti ma ben presto stimolati dalle ‘variazioni’ elettroniche a tinte ‘kosmisch’, arricchite dagli interventi al violoncello di Dazzi, il tutto proposto fra pesanti nuvole di fumo e aromi di esotici incensi in un contesto decisamente avanguardistico. L’uso di simbologia cristiana/esoterica, l’atmosfera vagamente lugubre, le sonorità oscure e un po’ cerebrali alla fine hanno catalizzato l’attenzione e l’esibizione dei due si è chiusa nell’apprezzamento generale… per quanto ci riguarda una scoperta da approfondire.
Dopo Gasparotti sono quindi apparsi Marco Mezzadri e Samantha Stella e il clima è radicalmente cambiato: scenario minimale, via gli opprimenti effluvi, presenti mellotron e chitarra; a Nero Kane non serve nient’altro per affascinare. Il duo, che, come si è già detto, nell’occasione eseguiva l’ormai noto Of Knowledge And Revelation, ha ‘funzionato’ con un’invidiabile armonia: fra loro, un linguaggio di sguardi è bastato per instaurare una meravigliosa sintonia e ricreare quella poesia che conosciamo da ogni singola traccia dell’album, a cominciare dalla splendida “Lady of Sorrow”, primo brano della serata (e del disco). Già in sede di recensione avevamo ampiamente elogiato l’incanto sobrio quanto struggente del video girato per il pezzo: non a caso la coppia ha indossato gli stessi abiti – serico bianco Samantha, come una fragile sposa, nero totale lui, da cowboy del mistero – come avesse l’intento di riprodurne la suggestione; ad onta degli inconvenienti tecnici l’operazione è infine riuscita e la delicata malinconia degli arpeggi di chitarra ha prevalso su ogni inopportuno guasto che, purtroppo, in uno show dal vivo, ci può sempre stare.

Samantha Stella. Foto di Mrs. Lovett

I brani dell’album si sono così susseguiti nello stesso ordine in cui vi compaiono; dopo “Lady of Sorrow”, in “Burn the Faith” è stata Samantha a dominare, recitando il suo testo come una preghiera sugli ipnotici suoni elettronici e, quindi, abbiamo ascoltato ballate sinistre e desolate (“The Vale of Rest” o “Lacrimi și Sfinți”, nel suo progressivo evolvere in una sorta di struggente ‘litania’) o dal sapore arcaico (“The Pale Kingdom”, che lascia trasparire la notte… o la morte… o entrambe) – che emozione guardare da vicino le dita di Marco Mezzadri sulle corde della chitarra … – ma anche inni religiosi, toccanti per la loro solenne semplicità (“The End, The Beginning, The Eternal”) eppure intrisi di spiritualità (“Sola Gratia”, di cui avevamo già evidenziato il mood ‘cerimoniale’): una esibizione unica, dove hanno parlato musica, liriche e l’armonia ispirata con cui due artisti schivi ma veri e appassionati hanno espresso se stessi e condiviso con il pubblico un frammento della loro intimità senza rinunciare alla modestia e alla riservatezza che li caratterizzano; un’esperienza di bellezza e un’opportunità di introspezione attraverso l’immaginario che ci è più caro. Per tutto questo e per altro ancora, non possiamo che consigliare, a chi ne abbia la possibilità, di non perdersi le ultime due date del tour italiano, a Brescia il 2 dicembre e a Busto Arsizio il 3. Dagli interessati abbiamo infine appreso che, fra i programmi del 2023, vi è quello di presentare un reading sonoro con testi medievali in un piccolo teatro milanese… una buona occasione per sperimentare la suggestione di Nero Kane in un ambito più idoneo e raccolto, che ci auguriamo possa poi ripetersi anche in altre città.

Nero Kane. Foto di Mrs. Lovett