In passato avevo parlato su Ver Sacrum dell’enigmatico progetto di musica ambient-industrial Svart1 di Raimondo Gaviano. Siamo di fronte ad un artista particolare la cui musica si basa su un sostrato filosofico e religioso. Ora l’artista si è lanciato nell’impresa di pubblicare una trilogia dedicata al culto Mitraico e alle divinità della triade Ahura Mazda, Anahita e Mitra. Il mitraismo fu una religione misterica che non diede luogo alla diffusione di un corpo di scritture rivelate e anche i suoi rituali erano tenuti segreti e riservati agli iniziati. Il primo capitolo The first cut is the deepest tratta della figura di Mitra e, in particolare, del suo ruolo di protettore tra la divinità e l’uomo. I successivi capitoli usciranno nel 2023 e nel 2024 e si concentreranno sulle figure di Ahura Mazda e di Anahita. La musica è ipnotica, minimale e meditativa e mi ha fatto venire in mente i primi Popol Vuh elettronici, quelli di Affenstunde e In Den Garten Pharaos ma anche un disco di culto come Bardo Thos Grol dei mitici Sigillum S, un lavoro rituale ed esoterico che, a suo modo, ha fatto scuola. Ascoltare The first cut is the deepest porta l’ascoltatore in una dimensione realmente metafisica mettendolo in contatto con l’essenza perduta di antichi culti dimenticati. In realtà, in una società frammentata e postmoderna come la nostra, si sente più che mai l’esigenza del sacro e un disco come questo di Svart1 ci riconcilia con noi stessi.
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