I conoscitori della scena post-punk elettronica italiana forse ricorderanno gli Endless Nostalgia, un gruppo oggi di culto attivo fra il 1982 e il 1992 formato da Luca Rigato e David E. H.. Contemporaneamente agli Endless Nostalgia Luca Rigato portò avanti il progetto di musica ambient e sperimentale denominato Bi Nostalgia. A partire dal 1985 Bi Nostalgia ha pubblicato una serie di album strumentali in formato cassetta ristampati successivamente da Silentes/re-TLOTG fra cui anche The King In Yellow, chiaramente ispirato ai racconti weird di Robert R. Chambers. Ora sempre la Silentes ripropone un album del 1988 (ART is NOT Much) uscito in origine a 4 mani fra Bi Nostalgia e Fiori Carones Alberto qui rinominato Le statue d’acqua. Dico subito che si tratta in pratica di un vero e proprio nuovo disco in quanto Luca Rigato ha coinvolto (con il supporto di Stefano Gentile) 2 musicisti molto validi del giro sperimentale italiano come Fabio Orsi e Deison. Lo scopo era quello di reinterpretare, con il loro approccio artistico, una traccia di quel lavoro ovvero “Le statue d’acqua”. L’intento è anche quello di dare una nuova veste a questa musica con sonorità più moderne. Alla fine le nuove versioni si caratterizzano per delle atmosfere immobili e cristalline, di una raffinatezza irreale e senza tempo. Direi che sia Fabio Orsi che Deison sono riusciti a calarsi nello spirito di questa composizione. Possiamo inoltre ascoltare una versione destrutturata ed una remasterizzata di questa traccia da parte dello stesso Bi Nostalgia. Il titolo “Le Statue d’Acqua” deriva da un libro di Fleur Jaeggy pubblicato da Adelphi nel 1980 che narra di un sotterraneo di Amsterdam dove vive un solitario, Beeklam, circondato da statue. Conversa con loro, evoca ricordi, perde «il controllo delle ore e della vita», esce di rado, per lo più di notte . Disponibile su Bandcamp: https://tlotg.bandcamp.com/.