Pur con alle spalle una produzione che ha assunto (come del resto in molti artisti del genere ambient) proporzioni esagerate, Robin Storey (ex membro dei leggendari Zoviet France) prosegue il suo percorso artistico con il suo consolidato progetto di culto Rapoon. Sembra che, in quest’occasione, Rapoon abbia quasi voluto fare un viaggio nel passato ricollegandosi allo splendore di dischi come Vernal Crossing e The Kirghiz Light. Le ambientazioni di questo nuovo Skulls On The Plains of Turkey ci portano un’altra volta verso Oriente e, nello specifico, in Turchia. Si tratta di un viaggio che ci porta in un’altra dimensione spazio temporale e riesce realmente a portare l’ascoltatore in una dimensione metafisica. Si tratta di un lavoro meditativo che alterna tracce ritmiche nel classico stile Rapoon, come l’iniziale “Let Dust Rise And Blow Asunder”, ad altre molto più pacate ed eteree come “Virmana Clouds”. Quelli che possiamo ascoltare sono, in definitiva, frammenti musicali e piccole miniature preziose che vengono qui immortalate con un sopraffino lavoro di artigianato. In realtà siamo di fronte ad un artista integro che, senza badare alle mode del momento, ha semplicemente continuato a fare la sua musica nel corso del tempo. E se non sempre la quantità è andata di pari passo con la qualità nondimeno “Skulls On The Plains of Turkey” fa viaggiare la mente verso paesaggi esotici come solo le sonorità tribal-ambient di Rapoon (e anche quelle di Muslimgauze) hanno sempre saputo fare. Skulls On The Plains of Turkey esce sia in versione cd sia in versione digitale ed è disponibile su Bandcamp: https://zoharum.bandcamp.com/album/skulls-on-the-plains-of-turkey.
Lascia un commento