A volte è proprio l’Italia a produrre musica dark con tutti i crismi: è il caso di Terminal Serious, progetto solista del fiorentino Luigi Bonaiuto, di cui è uscito nel 2022 l’Ep Gift for You, a distanza di un anno soltanto dal primo album, Love Was Lies, da noi colpevolmente trascurato. Intendiamoci: lo stile postpunk che caratterizza la sua produzione non è certo un’invenzione di Terminal Serious e la passione per l’oscurità è presente nella musica da quarant’anni e passa, ma il nostro ha una serie di meriti dalla sua: la spontaneità, l’autenticità e il pregio di una voce di forte presa. Dopo tanti anni dalla ‘nascita’ del postpunk, i cinque brani di Gift for You appaiono iconici, apprezzabili rappresentazioni di un genere che ci è così caro e, ancora oggi, vanta un seguito tenace. Si inizia con la title track, classico, accattivante pezzo dark/gotico in cui Luigi Bonaiuto mette subito in evidenza le potenzialità della sua voce e delinea lo scenario predominante nell’opera, dominato da suoni inquietanti ricchi di echi misteriosi, sapientemente disposti lungo linee ritmiche di grande efficacia. Subito dopo, “Nobody Sees Us” è un altro degli episodi di rilievo, introdotto da una bella, ‘tormentata’ chitarra e impreziosito dal valido contributo vocale di Çağla Güleray di Ductape, impeccabile anche nei passaggi più ‘sinistri’; “Straight Road”, dall’andamento cadenzato, trasuda pathos e intensità drammatica. Poi, “Not a Grain” propone una inaspettata, briosa melodia a tinte ‘gotiche’ che resta immediatamente impressa nella memoria e “Twisted Man” conclude anch’essa all’insegna di una vitalità dinamica e spigliata un disco intrigante che ci lascia in fiduciosa attesa di sviluppi.
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