Primo singolo estratto dall’album che verrà, e significativo mutamento d’umore per i Partinico Rose. Un attacco frontale condotto da chitarra/basso/batteria e coordinato dalla precisa produzione di Luca Tacconi, tre minuti intensi che prendono appunti sia dagli anni Ottanta che dalla decade successiva, senza risultare leziosi o, peggio, derivativi, elaborandoli invece con personalità. Perfetta l’interazione tra gli strumenti, voce che esprime sdegno e condanna, la foga espositiva non sconfina mai nel caos, se le altre tracce che andranno a comporre “Undeclinable ways” (questo il titolo del disco in uscita) si manterranno su questo livello, avremo di che gioire.