Forse qualcuno degli appassionati di musica elettronica e dark-ambient si ricorda dei Maninkari e degli Sphyxion di cui in passato ho più volte parlato. Sono 2 progetti dei fratelli Frederic and Olivier Charlot titolari anche di un’altra sigla ovvero gli Indalaska. Quest’ultimi forse sono più noti dei nomi precedenti in virtù della loro collaborazione con il grande Alio Die (Stefano Musso) nell’album Tempus Fugit. Diciamo che ci sono degli approcci compositivi differenti: mentre i Maninkari sono molto vicini alla musica classica e gli Sphyxion si caratterizzano per un sound minimal-wave, gli Indalaska sono invece molto orientati verso sonorità ambient. In effetti questo Musique Les Sables (“La musica della sabbia”) è il classico disco che potrebbe piacere agli amanti del citato Alio Die e della pura musica ambientale. Le strutture sono estremamente minimali ed ipnotiche. Troviamo comunque echi di musica orientale come nella seconda traccia “Transfixion”, molto intensa e coinvolgente. Si avverte quasi una tensione mistica: l’ascoltatore viene proiettato in una sorta di dimensione metafisica dove staccare la spina dalla grigia realtà quotidiana di tutti i giorni. Lungo i 40 minuti di durata di Musique Les Sables si ha la sensazione di viaggiare su un tappeto volante alla ricerca di spazi inesplorati. Il cd esce in un’edizione ecopack limitata a 250 copie. Disponibile su Bandcamp: https://zoharum.bandcamp.com/album/musique-les-sables.