ELP, l’acronimo sta per Ethos, Logos, Pathos, è un album che comprende musiche composte da Fabrizio Modonese Palumboper come commento alle performance artistica della coreografa e danzatrice Paola Bianchi attiva sulla scena dagli anni ‘80. Con ELP si intende un’analisi sul corpo e sulle relazioni tra i corpi e sui riflessi che questi hanno sull’immaginario culturale. Siamo di fronte in effetti a una produzione molto concettuale che ci viene presentata come “la relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture creati a partire da immagini, elimina il corpo della coreografa come modello da imitare negando così la gerarchia di potere della trasmissione della danza”. Ammetto che di fronte ad una premessa di questo tipo di solito il rischio di è quello di trovarsi di fronte ad una musica poco fruibile e distaccata dal pubblico che finisce spesso con il non capire. Certo è indubbio che ci troviamo di fronte ad una produzione di nicchia e comunque l’artista non è certo l’ultimo arrivato avendo collaborato con nomi del calibro di Xiu Xiu, Johann Johannsson, JuliaKent, Little Annie, Jochen Arbeit, Nurse With Wound, Baby Dee, John Duncan, Ben Chasny, Carla Bozulich e Miles Cooper Seaton. E sicuramente ci ho ritrovato proprio alcune sonorità che non avrebbero certo stonato in un disco dei Nurse With Wound. Le ambientazioni sono a tratti glaciali, tipiche della musica di avanguardia ma non sono da intendersi come un semplice accompagnamento alla danza ma come un continuo dialogo fra diversi linguaggi. Disponibile su Bandcamp: https://dissipatio.bandcamp.com/album/elp.