Remanence è la collaborazione fra Brian McWilliams e John Phipp, 2 musicisti sperimentali che hanno deciso di unire le forze. Il disco, intitolato Sepiadrone, come già si può intuire è basato su lunghi drones e farà la felicità di chi ama le ambientazioni minimali e isolazioniste. La musica è pacata anche se sottesa da una tensione sotterranea a partire dalla prima traccia ovvero la title-track: il suono è organico e mi ha ricordato certe soluzioni ascoltate in Stalker di Robert Rich e Lustmord. La successiva “Subterrian” è introdotta dal suono di una campana: poi le atmosfere diventano oscure, a tratti claustrofobiche. Si ha la sensazione di essere rinchiusi dentro ad una caverna circondati dall’acqua. “Sentinel Species” continua il viaggio alla ricerca di mondi sonori nuovi attraverso suoni ciclici in cui possiamo ascoltare quello che sembra il rumore di insetti sconosciuti. In ‘Metal Clouds” l’impressione è quella di ascoltare la musica delle sfere, si avverte quasi una tensione sacra verso l’assoluto mentre in “Subterrain 2” la materia sonora sembra liquida e in continua evoluzione. In “Sepiadrone 2” siamo avvolti invece da suoni materici e siderurgici che espandono i confini della drone music. “Sentinel Species Reprise” è maestosa nel suo incedere e riempie lo spazio con sonorità ambient che mi hanno ricordato lo Steve Roach più dark. “Sepiasong” ci fa poi letteralmente volare ad altezze vertiginose. Infine troviamo anche una bonus track ovvero “Subterrain Composite Mix” che chiude questo lavoro in maniera enigmatica lasciandoci, alla fine dell’ascolto, con la netta sensazione di avere sperimentato il vuoto. Disponibile su Bandcamp: https://aperus.bandcamp.com/album/sepiadrone.