Il 2023 ci regala anche un album di classica darkwave, frutto della collaborazione fra Antipole aka Karl Morten Dahl e Paris Alexander: i due hanno messo a frutto la loro competenza, l’uno in ambito elettronico, l’altro nell’uso particolare della chitarra, creando le otto suggestive tracce di Christalline, che ci fanno riconciliare con un genere in cui, negli ultimi tempi, pochi lavori sono davvero emersi. L’interazione fra i due musicisti pare in effetti funzionare alla grande: prendiamo l’opener, “Perceptions”, valido esempio di darkwave in cui la freddezza è bilanciata dall’intensità dell’atmosfera, la chitarra ha un’eleganza fluida e seducente, il canto fa mostra di carisma e mistero e la ritmica sobriamente vivace conferisce freschezza. Poi, “Nightshade” evoca visioni assai cupe strizzando l’occhio ai Cure e lo spirito malinconico e sensibile perdura in “Bleached” che il canto sussurrato ma vagamente sinistro di Alexander trasforma in profonda tenebra; prevale quindi uno spleen desolato in “Disjointed”, dove la chitarra diffonde una suggestione assolutamente magica, mentre in “Midnight Shadows” robuste note elettroniche ristabiliscono il dominio dell’oscurità e la voce assume tonalità più grezze, in riuscito contrasto, di nuovo, con spettrali e sospirosi sussurri. Torna l’ispirazione ‘Cure’ nella seguente “Marble”, il cui testo proviene da Eirene, presente anche nella parte vocale e, alla fine, bypassato il mood delicato e languido di “Infractions” scandito da una ritmica misurata, “Sentiments” conclude con armoniosi arabeschi ‘sintetici’ e canto accattivante un album perfetto per le più fosche fantasticherie del nostro relax estivo.
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