In tutti i libri di Gustav Meyrink si trovano dei veri e propri insegnamenti iniziatici. Questo aspetto lo rende differente rispetto ad altri scrittori come Edgar Allan Poe. In realtà Meyrink ha troppo accentuato questa sua caratteristica rendendo alcuni suoi libri fin troppo imbevuti di dottrine esoteriche a scapito della fruibilità come faceva notare Jorge Luis Borges. Tuttavia per capirlo bene occorre predisporsi e documentarsi: altrimenti il rischio è quello di perdersi molto di romanzi come Il domenicano bianco e Il volto verde. Riguardo all’approfondimento della sua figura esce ora, a cura dell’esperto e studioso di Meyrink Vittorio Fincati, il primo numero di Meyrinkiana (l’operazione mi ha ricordato un po’ Studi Lovecraftiani), fascicolo dedicato a Gianfranco de Turris in occasione del suo ottantesimo compleanno. Ci viene qui presentato molto materiale inedito (una sorta di miscellanea) fra cui foto preziose e saggi molto interessanti per il cultore “meyrinkiano”. Possiamo subito leggere il racconto La donna senza bocca inedito in Italia. Si tratta tra l’altro di un ottimo scritto ispirato al dipinto di Gyula Batthyány Nell’auto (1930) e uscito assieme alla riproduzione dello stesso nel luglio 1931 sulla rivista Sport Im Bild. Poi Vittorio Fincati ci parla del rapporto controverso fra Meyrink e il mistico bavarese Alois Mailänder. Lo scrittore austriaco si era interessato ai suoi insegnamenti e alle sue pratiche “mantriche” (tutto alla fine rientrava nella filosofia “meyrinkinana” dello yoga) ma ne condannava l’approccio mistico e soprattutto non si è mai riconosciuto nel cristianesimo. Fra gli altri interventi segnalo Darashke Ko e la casa degli Yezidi che approfondisce le fonti della setta degli Yezidi (adoratori del demonio) descritti dal Meyrink in La casa dell’alchimista“(romanzo purtroppo incompleto) che avevano il compito di diffondere in Europa la loro filosofia volta a depurare le coscienze. Spazio poi anche al glossario de Il domenicano bianco di Gerard Heym, uno dei suoi romanzi più esoterici e a I luoghi di Meyrink, dove possiamo conoscere, anche attraverso diverse foto, le suggestive ambientazioni dei suoi libri. Insomma c’è molta carne al fuoco in questo primo numero e mi sento di consigliarne l’acquisto a tutti gli appassionati “meyrinkiani”. Disponibile sul sito Tipheret.org al seguente link: http://www.tipheret.org/product/meyrinkiana-1-2023/.
Descrizione:
Numero 1 – dicembre 2023
Gustav Meyrink, La donna senza Bocca
Vittorio Fincati, Meyrink e Alois Mailänder
André Lambert
Il maestro di scacchi Rudolf Charousek
Darasche-Koh e la casa degli Yezidi
Fiori meyrinkiani
Felix Schloemp, Prefazione al “Libro degli spettri”
Gerard Heym, Glossario a “Il domenicano bianco”
I luoghi di Meyrink
Nikolaus, un alias di Meyrink nel romanzo di Paul Leppin “La marcia di Severin nell’oscurità”
Gustav Meyrink, Caccia ai demoni in Tibet