E’ uscito da qualche mese l’ultimo lavoro di NNHMN, duo berlinese la cui carriera Ver Sacrum ha fin qui seguito: Circle Of Doom riassume l’orientamento manifestato dai due nel corso del tempo e contiene dunque otto tracce elettroniche palesemente destinate alle piste, caratterizzate non tanto da impeto e passione quanto da sottili e ipnotiche combinazioni ‘sintetiche’. I nostri si allineano quindi con una formula che, oggi come oggi, va molto di moda e che ha trovato, per esempio in Boy Harsher – i quali, tuttavia, hanno dato prova, a nostro avviso, di maggiore creatività e spinta emotiva – una delle sue più pregevoli espressioni. In Circle Of Doom non troverete, perciò, atmosfere ‘gotiche’ bensì scenari oscuri e morbosi, ritmi ossessivi vicini all’EBM e il seducente languore della voce di Lee Laudarg: gli amanti del classico goth rock faranno meglio a cercare altrove. Apre “Hungrige Liebe”, uno dei brani più accessibili, rivolto com’è a una formula synthpop dove la ritmica è di certo sostenuta ma la melodia è nel complesso piacevole e ben padroneggiata dalle sexy-tonalità della frontwoman Lee. Anche la successiva “Gloomy Heart” opta per una linea melodica in modalità disco music ma l’effetto è di minor riuscita e vagamente ‘caramelloso’, mentre “Soldier Of Beauty” risuona ipnotica ammiccando all’electro; “Nrl” si spinge ancora più avanti, in direzione di tese visioni techno. Si prosegue con “Tiger” che, fedele allo stesso stile, propone un arrangiamento più variegato e interessante, mentre “Lush Longing”, fra pulsazioni ossessive e onnipresente sensualità vocale risulta un po’ faticosa. Infine, “Schizophrenic Vitamine” con il suo incalzare ‘ansiogeno’ e “Unreal” in piena disposizione EBM concludono un album che mostra, in genere, mestiere e abilità, oltre a sensibilità verso le attuali tendenze.
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