Vlimmer – Alexander Leonard Donat – si trova di certo in una fase creativa molto feconda, giacchè, a pochissima distanza dal precedente lavoro Menschenleere, ha pubblicato recentemente il nuovo Zerschöpfung: il titolo è, presumibilmente, una sorta di gioco di parole fra Erschöpfung (=esaurimento) e Zerstörung (=distruzione) e lascia quindi intuire che il contenuto dei nove brani dell’album non sia, per così dire, giocoso. L’ispirazione alla base dell’opera è infatti profondamente diversa da quella da cui era nato Menschenleere, leggero e pensato per il dancefloor: Zerschöpfung mostra paesaggi cupi, nati da stati d’animo tormentati, ed espressi da suoni vicini al postpunk nelle sue manifestazioni più oscure. Le tracce del disco sono dunque impegnative, come del resto le tematiche affrontate, sempre importanti e meritevoli di riflessione: musicalmente si percepiscono i riferimenti al passato, cui Donat è ed è stato ampiamente debitore, oggi resi ancora più intimi e personali. “Losig”, l’opener, è un brevissimo pezzo darkwave, strumentale ma sufficientemente tenebroso ed emozionante, perfetto per introdurre lo spirito che anima l’intero album; la seguente “Flurfall” resta sulla stessa formula, arricchendola, tuttavia, di un arrangiamento elettronico sontuoso e di una ritmica pesante a tinte tribali. Subito dopo, “Makks” omaggia lo stile Cure irradiando malinconia e lirismo e la delicata “Teerritt”, che propone un’attitudine decisamente ‘vintage’, è caratterizzata da una delle melodie più toccanti, mentre “Platzwort” concede un passaggio ‘danzereccio’ che non disturba affatto; “Gipfelluft” opta per un’inattesa deviazione ‘industriale’ dove note ‘sintetiche’ energiche e dal sapore sperimentale rendono il contesto ancora più tetro. Delle ultime tre tracce menzioniamo soprattutto la conclusiva “Austrocknung” ove basso e chitarra si impongono sulla più fantasiosa delle ‘miscele’ e la voce è perfettamente nella parte. Si segnala, infine, che Zerschöpfung esce anche in un bellissimo box limited edition contenente un CDr bonus con sei brani inediti: info su Bandcamp.