Current 93 a Bologna, foto di Christian Dex

I Current 93 del celebre menestrello oscuro David Tibet sono rimasti, nel corso della loro lunga carriera, un culto da custodire gelosamente, un gruppo la cui importanza va al di là dell’aspetto puramente musicale. David Tibet è da sempre il tetro sacerdote delle cerimonie della Corrente. Dopo i tenebrosi riti esoterici di Nature Unveiled e Dogs Blood Rising, Tibet ha spesso cambiato formula sonora e collaboratori ma è riuscito a preservare l’integrità artistica del progetto nel corso degli anni come ben dimostrano gli ultimi album e le memorabili esibizioni “live”.

Il 25 marzo, a Bologna, il gruppo ha tenuto la sola data italiana in cui si pensava che i Current avrebbero presentato il nuovo disco HoneySuckle Æons, che infatti era possibile acquistare al concerto. Il repertorio ha in realtà spaziato attraverso gli ultimi dischi e in particolare è stato incentrato sull’ottimo Aleph At Hallucintory Mountains. L’evento ha avuto luogo al Lokomotiv Club, un locale non eccessivamente ampio ma dall’acustica abbastanza efficace. Il pubblico è accorso numeroso a dimostrazione dell’interesse che questa band continua a suscitare in Italia. Andare ad un concerto della Corrente continua infatti a restare una sorta di esperienza iniziatica.

David Tibet è apparso in grande forma: l’età sembra non aver scalfito la verve di questo personaggio d’altri tempi dotato di un carisma magnetico. I Current in questo periodo della loro carriera propongono dal vivo un sound elettrico e psichedelico di grande impatto e suggestione. Come si diceva grande spazio è stato dato al materiale di Aleph At Hallucinatory Mountains, forse il miglior disco del recente passato della band.

Durante il concerto sono così stati eseguiti pezzi come l’evocativa e ipnotica “Invocation of Almost”, “On Docetic Mountains e l’ormai classica e coinvolgente “Not Because The Fox Barks”. Letteralmente entusiasmante è stata la ripresa di “Black Ships Ate The Sky” tratta dall’omonimo album eseguita in una versione trascinante che ha riscosso l’entusiasmo del pubblico. Solo una concessione è stata fatta all’ultimo disco Baalstorm – Sing – Omega ( lavoro caratterizzato da sonorità di matrice folk) con la bellissima e struggente “The Nudes Lift Shields For War”.

Ma la vera chicca della serata è stata l’esecuzione, nell’acclamatissimo bis, di un vecchio classico del gruppo come la ballata maligna “Oh Coal Black Smith” che proviene dallo storico Swastikas for Noddy, disco simbolo in quanto rappresentò il nuovo corso musicale del cosiddetto folk apocalittico dopo i riti industrial-esoterici dei primi album.

Notevole come sempre la presenza scenica di Baby Dee, come di consueto bravissimo al piano, così come James Blackshaw si è confermato chitarrista di talento. Elliott Davis all’oud, sorta di liuto arabo, ha dimostrato grandi capacità tecniche e ha dato un tocco suggestivo e antico al sound della Corrente. Unica nota negativa i problemi causati dalle intemperanze di due persone il cui inqualificabile comportamento ha fatto perdere la pazienza a David Tibet che si è visto costretto a interrompere il concerto durante l’esecuzione di “Not Because The Fox Barks”. Per fortuna ha poi ripreso fra gli applausi scroscianti.

Si è trattato di una “performance” emozionante e coinvolgente, superiore a quella a cui avevo assistito a Torino nel 2010, in cui i Current sono apparsi in stato di grazia e hanno letteralmente infiammato il pubblico ammaliandolo con un’atmosfera magica.

C’è grande attesa ora per il nuovo disco HoneySuckle Æons che rappresenta un nuovo capitolo di un percorso artistico che sembra non avere cedimenti nel corso del tempo.

Current 93 a Bologna, foto di Mrs. Lovett