Che Riccardo Principe sia musicista dalle grandi qualità è sempre stato chiaro, fin dalle prime tracce registrate ormai diversi anni fa sul primo demo tape dei Lupercalia; qui non si parla solamente delle sue capacità tecniche ma anche di quelle compositive, che fanno sì che i suoi progetti (Lupercalia, appunto, e oggi Corde Oblique) abbiano delle caratteristiche che li rendono molto personali pur in un ambito alquanto affollato. Anche in questa seconda opera, il nostro collabora con numerosi musicisti a lui spiritualmente affini, come Alfredo Notarloberti (Argine, Anima In Fiamme, Ashram), violinista in grado di muoversi nelle forme musicali “popolari” con la stessa classe con cui crea le atmosfere più romantiche e Luigi Rubino (Ashram) con il tocco delicatoo delle sue tastiere; Caterina Pontrandolfo, Floriana Cangiano, Claudia Florio e Catarina Raposo, cantante dei Dwelling, si alternano alle voci femminili, mentre fanno la loro comparsa anche Sergio Panarella (Ashram) e Simone Salvatori (Spiritual Front) per quelle maschili; accanto a loro altri musicisti che formano un ensemble capace di stupire, emozionare e divertire allo stesso tempo. La caratteristica dei progetti di Riccardo Principe continua ad essere quella di saper miscelare, con una grazia incredibile, sonorità di estrazione neoclassica con melodie mediterranee che acquistano in questo frangente caratteristiche così peculiari da rendere veramente unica la produzione del musicista partenopeo, che si esprime ai massimi livelli sia nei brani cantati sia in quelli puramente strumentali. Un ritorno graditissimo e un disco di eccellente livello.