Rieccoci a parlare di uno dei gruppi piu’ amati/odiati della scena elettro-dark. I Blutengel di Christian Pohl si sono guadagnati in questi anni tanti consensi quante critiche, con la loro ricetta musicale basata su un elettro-dark facile facile, di presa immediata e tanto godibile quanto innegabilmente semplice. Meglio sorvolare poi sui testi e sull’immaginario vampiristico-erotico che costituisce una delle caratteristiche principali della formazione tedesca. Il nuovo EP, “The Oxidising angel” (disponibile anche in “limited edition”, contenente un brano in piu’ oltre al videoclip della title-track), raccoglie inediti e remix e si muove sui consolidati binari del “Blutengel-style”, generando canzoni innegabilmente orecchiabili a cui è difficile resistere, pur essendo consci di certi limiti; mi riferisco in particolare ai tre brani piu’ dinamici del cd, ovvero “The oxidising angel”, “Burning heaven” e “Leave the day”: se vi piacciono i Blutengel, amerete questi brani! Le altre due inedite (“Cry little sister” e “A little love”) sono invece pezzi lenti e solenni (per non dire pomposi e pretenziosi) e rappresentano il lato dei Blutengel che non amo, quello piu’ decadente e pacchiano. Tra i remix spicca quello assai carino di “Navigator” che si avvale della partecipazione di Sara Noxx, con il suo apporto vocale “alla Anne Clark”, mentre poco o nulla di nuovo rispetto alle versioni originali si trova negli altri remix presenti (abbiamo altre due versioni della title-track, oltre ai remix di “Angels of the dark”, “Falling” e “Leave the day”). Un disco che pur contenendo alcuni buoni brani, si mantiene su livelli di pura routine promettendo di portate altre frecce nelle faretre di fans e detrattori.
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