la scaltraDuo tutto al femminile questo La Scaltra, costituito dalle tedesche Aeleth Kaven e Dae Widow, già conosciute nella scena goth, per le loro collaborazioni con altri progetti. Per Solar Lodge quest’anno, dopo il precedente album autoprodotto Cabaret, è uscito un EP, Ghosts, con quattro tracce che, di certo, attireranno l’attenzione degli amanti del genere darkwave: i pezzi, composti da Kaven, hanno testi assai tetri ed atmosfere decisamente oscure, arrangiamenti di impronta ‘sintetica’ scanditi dall’indispensabile basso e con incisivi interventi di una bella chitarra versatile; nell’insieme, non si può parlare di una proposta originale ma il tutto risulta sicuramente gradevole. La prima traccia, “The Garden”, è, in effetti, quella che offre un tocco di particolarità in più: inizio cupo e cadenzato, il brano si dilata via via in una melodia lineare, quasi ‘ingenua’ nell’impostazione ma dalle tonalità vagamente sinistre che sembrano tratte da un film dell’orrore, con un effetto generale di marcata inquietudine. Subito dopo, “Neverland”, ripresenta canoni classici e scenari ricchi di ombre angoscianti, ‘sottolineate’ anche dai momenti sussurrati mentre la triste nenia “Gunshot Lullabies”, che segue, punta su un motivo ‘facile’ che rimane impresso. Infine, la title track è caratterizzata da sonorità densamente malinconiche dai colori un po’ ‘dreamy’, ancora un brano accattivante a chiudere degnamente un EP di livello soddisfacente.