Sicuramente uno dei difetti di molta musica industrial e dark-ambient è l’eccessiva produzione e, in questo senso, non fa eccezione un progetto come quello di Rapoon di Robin Storey. In una discografia così sterminata diventa difficile trovare i dischi validi da quelli caratterizzati della continua autocitazione manieristica. Tuttavia devo dire che l’ex Zoviet France raramente è caduto nel cattivo gusto anche se certo non mancano, nella sua produzione, episodi minori per non dire trascurabili. La Zoharum sta in ogni caso ristampando tutto il vecchio catalogo di Rapoon in versioni rimasterizzate ed espanse.
Questo My Life As A Ghost del 2004 è sicuramente uno degli episodi più discutibili, a mio avviso, della sua carriera ed è sulla stessa falsariga, per certi versi, del precedente e deludente Rhiz del 2002. Secondo qualcuno ci troviamo di fronte ad uno dei suoi episodi migliori: io però continuo a preferire dischi come The Kirghiz Light e Navigating By Colour anche se ammetto che, anche in quest’occasione, il nostro riesce a difendersi e a piazzare soluzioni sonore di un certo impatto. La presente ristampa di My Life As A Ghost presenta un bonus cd che rende disponibile materiale registrato nelle stesse sessioni: tuttavia in questo secondo cd a dominare sono di nuovo le ritmiche.
Questa nuova edizione esce in bel digipack ed è strettamente limitata a 500 copie. La copertina è ispirata ad un disegno dello stesso Robin Storey. Disponibile su Bandcamp: https://rapoon.bandcamp.com/album/my-life-as-a-ghost.