Stefano Panunzi è musicista e compositore assai accorto, titolare di una discografia (in proprio e con la sigla Fjieri, progetto che condivide con il chitarrista Nicola Lori) parca di uscite ma di assoluta qualità. Senza nulla conoscere di questo artista che ha valicato i sessanta, e possedendo solo questo elemento, sarebbe da indagare il perché di queste uscite rarefatte, se non che presto si scoprirebbe che esso si è approcciato alla produzione poco più che quattro lustri or sono. 

Di lui pochi conoscono le opere, eppure a leggere il parterre de roi che lo accompagna (su questa e sulle precedenti), c’è da rimanere basiti. 

Pages from the sea fa sovente riferimento, nei titoli e nelle rime, proprio all’elemento liquido, al mare ed alle sue immensità, a ciò che evoca nella nostra fantasia. Avvalendosi di una scrittura raffinatissima che accoglie con benevola imparzialità progressive moderno, pop, financo jazz, giungendo ad una definizione assai calzante di art-rock. Il disco assembla così dodici tracce, alcune strumentali (giudizio prettamente personale, sono quelle che mi hanno meno coinvolto), per una durata considerevole, superando abbondantemente l’ora e richiedendo per questo all’ascoltatore impegno ed attenzione (e scoraggiando chiaramente i più distratti), sicuramente non è musica da mero intrattenimento quella offertaci. Oltre al citato Lori (ma elencarli tutti ridurrebbe questo a mera lista di nomi), spiccano le presenze di Jakko Jakszyk, Pat Mastellotto, Fabio Fraschini e di Robby Aceto, voce e chitarra su uno dei brani più belli composti da Jansen/Barbieri/Karn, “Human Age” da “Beginning to melt”, prima uscita del trio per la loro Medium Series, a. D. 1993. Ed i tre ex-Japan e David Sylvian, ma anche i No Man, sono alcuni dei riferimenti che rintraccerete in ogni singolo episodio di Pages from the Sea. Ma non solo, il mare riserva sorprese, ogni onda porta a terra qualcosa. 

Come è possibile, siamo nel 2023 ed ancora nulla conoscevo di questo Maestro. Allora riusciamo/possiamo stupirci ancora! Urge il recupero del passato, e delle pubblicazioni precedenti, perché Pages from the Sea non è nato a caso, e queste non sono semplici, estemporanee collaborazioni fra talenti. E non affrettiamoci a definirlo “per pochi”, scusa facile per evitare l’impegno. Immergiamoci. 

Discografia: 

Timelines – 2005 

Endless (come Fjieri) – 2009 

A Rose – 2009 

Words are all we have (come Fjieri) – 2015 

Beyond the Illusion – 2021