Segnalo a beneficio dei sostenitori accaniti dei RM la disponibilità di questo box set comprendente quattro cd per altrettante registrazioni radiofoniche (e per tre ore di musica, eccellente musica!). Il titolo In the begninnig (come pure certi commenti letti su più d’un sito) è fuorviante, trattandosi di esibizioni risalenti al 1979 (due dischi), al 1982 ed al 1975. Ed è quella relativa al post-”Avalon” la meno interessante del lotto, essendo inficiata da sonorità non all’altezza della bravura degli esecutori (annoto inoltre un errore relativo al titolo dell’ultimo brano, la cover di “Jealous guy” che in copertina perde “guy” e l’assenza in scaletta di “More than this”). Due fotografie nella parte interna del pannello (anch’esse reperibili con facilità sul web), alcun corredo di informazioni, solo titoli ed anno. Un vero e proprio bootleg adunque, anche se pare che l’iniziativa abbia ricevuto un indiretto beneplacito da parte del complesso (di chi in particolare non mi è noto). E venendo al materiale sonoro, c’è comunque di che gioire, potendo usufruire di tre set su quattro ove le qualità esecutive dei musicisti sono messe in risalto da un suono nitido, chiaro. Ferry in prima linea, ma spazio anche a Manzanera, a Mackay, e pure a Jobson, al quale viene concesso l’onore di un solo (disco del ‘75, ovviamente, post-”Siren”). E fate attenzione al drumming, essenziale e rigoroso, di Thompson, da tanti sottovalutato, indispensabile motore ritmico del complesso. Personalmente, essendo “Manifesto” l’opera che mi ha aperto ai nuovi suoni provenienti dall’Inghilterra (estate ‘79!), il disco dell’iniziazione, al quale debbo la genesi della insana passione che nutro per quest’Arte, In the beginning assume un valore tutto peculiare. Inoltre, ascoltare ancora una volta “A song for Europe”, accolta da applausi calorosi, “Still falls the rain”, “Mother of pearl”, “Out of the blue”, “She sells”, “Re-make re-model”, “Ladytron” e tutte le altre non può che rimarcare l’operato fondamentale dei RM nell’edificazione di uno o di più stili fondati sull’eleganza impeccabile, non solo nel look. Rimane un’iniziativa destinata, comunque, al ristretto novero degli adepti più ortodossi.  

Disconoscere il lascito ponderoso dei Roxy Music rappresenta delitto deprecabile. Senza di loro, davvero, sarebbe tutta un’altra musica (un po’ di retorica me la permetto). Roxy Music, tutta la Vita.